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Siete curiosi di conoscere quant’è lo stipendio del vostro dottore di famiglia? Quanto guadagna a paziente e quante ore lavora al giorno? Lo vediamo subito con questo articolo dedicato. I medici di base insieme ai pediatri sono disciplinati con un accordo specifico chiamato convenzione che regola le loro entrate economiche con ogni paziente che visitano in studio o privatamente, ricevono compensi anche per numerosi servizi a cui devono rispondere.
Differenza tra medico di base e ospedalieri
Partiamo da questa differenza professionale, dottore di base e medici ospedalieri, questi ultimi potrebbero essere anche specializzandi in medicina generale. Quando stiamo male o un nostro famigliare ha la febbre alta la prima persona che chiamiamo è il medico di base definito anche medico di famiglia. Se il famigliare è un minore viene chiamato il pediatra. Medici di base e pediatri in relazione alla loro importanza nel contesto nazionale e cittadino operano, rispetto ai medici ospedalieri, con una forma di libera professione che segue le direttive (convenzione) del Servizio Nazionale e degli ordini regionali.
Quanto guadagna il medico di base a paziente
Lo stipendio del medico di base è variabile, in parte è coperto dal Servizio Sanitario Nazionale. La convenzione copre per ogni medico di base fino a 1500/1800 pazienti l’anno. Per ogni assistito il dottore ha un guadagno di 70 euro lordi fino a 500 pazienti, dopo questo numero il guadagno si abbassa a 35 euro lordi ad assistito.
Un medico di base in generale lavora da lunedì al venerdì, 96 ore mensili alternate da turni. Potrebbe prestare servizio anche in altri ambiti, ambulatori di emergenza o guardia medica. In regime di libera professione può fare visite a domicilio private chiedendo un prezzo diverso e non convenzionato dal SSN. In conclusione, al mese lo stipendio complessivo di un medico può raggiungere tra i 3500 e gli 8000 euro lordi.
Non sono previste tredicesime e ferie pagate, ha l’obbligo quando va in vacanza di coprire il tempo dell’assenza con un sostituto anche specializzando retribuito dagli ordini regionali, quest’obbligo sussiste anche quando è in malattia o assenza per stato di gravidanza, parto e allattamento.
Una professione che costa
Dal lordo mensile, oltre alle ritenute previdenziali e fiscali bisogna scalare i costi dello studio che comprendono il personale amministrativo (cassiere o segretarie che prendono gli appuntamenti), le spese di cancelleria, telefonia, elettricità, materiale medico acquistato in convenzione con aziende di rifornimento sanitario. Uno studio medico può comprendere più medici e può essere dotato di apparecchi specialistici con medici specializzati in altre discipline. Sarà utile sapere che con medico di base e medico di famiglia nel linguaggio comune e giuridico si intende la stessa cosa ma a livello tecnico con medico di base intendiamo o medico di medicina generale o medico di assistenza primaria (di base).
Con questa definizione intendiamo il suo ruolo di cura globale della persona (cittadino), quando nel suo studio si trova di fronte ad una patologia o problema specifico indirizza il pazienta da un medico specializzato, attraverso le ricette rosse o bianche permette di prenotare nel Sistema Sanitario Nazionale le prestazioni specialistiche di altri medici all’interno di ospedali o altri studi.